Certificazione I’m Green
La certificazione che attesta il grado di rinnovabilità del nostro packaging.
Certificazione I’m Green
La certificazione che attesta il grado di rinnovabilità del nostro packaging.
Cerchiamo e selezioniamo ingredienti ecocompatibili di fonte vegetale, per limitare l’immissione di sostanze inquinanti nell’ambiente e potenzialmente tossiche per gli organismi viventi.
Cos'è la certificazione I'm Green™

I’m Green™ è un marchio con cui viene certificato il grado di rinnovabilità del packaging, rilasciato da Braskem, azienda petrolchimica brasiliana. Tale riconoscimento viene rilasciato a seguito di uno specifico test di verifica del BCC (Biobased Carbon Content) che ne determina il contenuto di carbonio di origine vegetale. Il risultato del test è sempre inferiore al 100%, in primis perché alcune componenti non possono essere ancora completamente rinnovabili, e perché viene tenuto conto di possibili impurità presenti durante la produzione.

Il marchio I’m Green™ nasce dall’esigenza di aiutare i consumatori a riconoscere la percentuale di polietilene (PE) bio-based presente in un materiale.

Cos'è la certificazione I'm Green™
Il PE I’m Green™
Il PE I’m Green™
Il PE I’m Green™

Il polietilene I’m Green™ è una vera e propria bioplastica “biobased”, che deriva al 100% da fonte rinnovabile: la canna da zucchero. Essendo un PE (polietilene), è in grado offrire le stesse caratteristiche di stabilità, sicurezza, conservazione del prodotto e riciclabilità, con la differenza che non deriva dal petrolio, come il PE tradizionale.

Il ciclo di produzione del nostro packaging, parte dalla parte inutilizzata della canna da zucchero. Dal recupero della seconda spremitura si ottiene infatti la bagassa, ovvero uno scarto generalmente utilizzato come combustibile dalle fabbriche di zucchero e per la produzione di energia elettrica; e l’etanolo, utilizzato principalmente come carburante per i veicoli.

Come può una plastica essere Green?

La canna da zucchero utilizzata per la produzione del PE I’m Green™ è una risorsa già in uso e per tale ragione, si entra in un’ottica di economia circolare. Il suo impatto sulle emissioni di carbonio la rende una plastica davvero utile per l’ambiente, perché, essendo che la canna da zucchero crescendo assorbe CO2 dall’aria, contribuisce a ridurre in modo misurabile l’anidride carbonica. Tale processo naturale invece, non avviene nella produzione della plastica tradizionale, derivante dal petrolio, in quanto questa sostanza non è in grado di assorbire, ma al contrario, rilascia CO2 nell’atmosfera, provocando quindi un inquinamento atmosferico.

-3,09 Kg

Quantità di anidride carbonica che evitiamo di rilasciare nell’atmosfera per ogni kg di PE biobased che utilizziamo per la produzione dei nuovi flaconi.

+1,83 Kg

Quantità di anidride carbonica che immetteremmo nell’ambiente per ogni kg di plastica tradizionale (derivante dal petrolio).

Come può una plastica essere Green?
Quali sono i vantaggi del PE I’m green rispetto ad altri materiali biobased?

Contribuisce a ridurre in modo misurabile la CO2 poiché la canna da zucchero crescendo, assorbe CO2 dall’aria.

Offre le stesse caratteristiche di stabilità e conservazione del prodotto rispetto ad una plastica da fonte fossile.

Grazie ai sistemi di riciclaggio esistenti, è riciclabile al 100%.

Si inserisce perfettamente in un’ottica di economia circolare, perché proviene da una parte inutilizzata della canna da zucchero, la seconda spremitura.

Non comporta deforestazione e distruzione di aree verdi: per le coltivazioni non viene abbattuto nessun albero, ma vengono scelte esclusivamente zone arabili inutilizzate.

Proviene da un’agricoltura sostenibile e solidale, senza l’uso di pesticidi e OGM, con soli fertilizzanti organici e senza spreco di acqua, dando lavoro agli abitanti locali.

Un'agricoltura sostenibile e solidale

La coltivazione della canna da zucchero alla base del I’m GreenTM è regolamentata da precise regole che salvaguardano l’ambiente e le biodiversità, controllano tutti gli aspetti relativi al miglioramento della sicurezza alimentare e la riduzione dell’uso di acqua e prodotti agrochimici.

Risparmio d’acqua

Il fabbisogno idrico, viene risolto naturalmente dalle piogge delle regioni produttrici, e completato dall’applicazione delle vinasse, derivati dalla produzione dell’etanolo.

Coltivazione sostenibile

La coltivazione avviene senza l’uso di pesticidi, grazie all’utilizzo di vespe e con soli fertilizzanti organici ottenuti da residui di lavorazione della pianta stessa.

OGM free

Sono ESCLUSI dalla coltivazione gli zuccheri modificati geneticamente (OGM).

Agricoltura solidale

La coltivazione si inserisce in un programma di riqualifica professionale rivolto ai coltivatori, che stabilisce un codice di condotta obbligatorio, in base a protocolli che tutelano i lavoratori e vietano il lavoro minorile. Dal 2010 più di 4.500 lavoratori sono stati riqualificati.

Tutela delle terre e della biodiversità

Attualmente è vietato in tutto il territorio nazionale la rimozione della vegetazione nativa per la coltivazione di canna da zucchero. Per le coltivazioni quindi non viene abbattuto nessun albero ma vengono utilizzate esclusivamente zone arabili inutilizzate o inutilizzabili.

“Crediamo in un mondo con meno sprechi basato sui concetti di economia circolare, sul rispetto della persona e dell’ambiente.”
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